L'esposizione al mercurio, come ad esempio quella che avviene attraverso il consumo di frutti di mare, può aumentare il rischio di sviluppare malattie autoimmuni nelle donne in età fertile.
A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori della University of Michigan in uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives.
Le malattie autoimmuni, in cui il sistema immunitario del corpo attacca le cellule sane per errore, colpiscono quasi 50 milioni di americani e le donne sono i soggetti più a rischio. Queste patologie - come il lupus, l'artrite reumatoide, la sclerosi multipla e molte altre - sono tra le 10 principali cause di morte tra le donne.
"Non sappiamo bene il perchè le persone sviluppano malattie autoimmuni", ha detto Emily Somers, autrice principale dello studio. "Un gran numero di casi non hanno una spiegazione genetica - ha continuato - per cui crediamo che lo studio di fattori ambientali aiuterà a capire perchè si sviluppano malattie autoimmuni e come possiamo intervenire su di esse. Nel nostro studio, l'esposizione al mercurio si è distinta come fattore di rischio per l'autoimmunità".
I ricercatori hanno analizzato i dati di donne di età compresa tra i 16 e i 49 anni che hanno preso parte al National Health and Nutrition Examination Survey tra il 1999 e il 2004. Ebbene, una maggiore esposizione al mercurio è stata associata a un più alto tasso di autoanticorpi, che sono un precursore di malattia autoimmune.
La maggior parte delle patologie autoimmuni, infatti, sono caratterizzate da autoanticorpi, cioè proteine prodotte dal sistema immunitario quando non riesce a distinguere i propri tessuti dalle cellule potenzialmente dannose.
I ricercatori invitano quindi le donne in età fertile, che sono più a rischio di sviluppare una malattia autoimmune di stare più attente al consumo di frutti di mare. "I nostri risultati - ha concluso Somers - forniscono ulteriori prove che le donne in età riproduttiva devono essere consapevoli del tipo di pesce che stanno mangiando".
10 di Febbraio di 2015
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